Verso lo sciopero del 28 gennaio
Iniziative e mobilitazioni a Torino a cui partecipiamo
12 gennaio:
- ore 14:30, C.so Vittorio Emanuele II, 23 – Sala Valdese – Convegno “Diritti e democrazia sindacale non sono abrogabili. NO al ricatto Marchionne”. Organizza USB [leggi tutto]
- ore 17:30, Piazza Statuto – fiaccolata promossa dalla FIOM [leggi tutto]
13 gennaio:
- volantinaggio alla FIAT Mirafiori – porta 2 – Corso Tazzoli all’ultimo turno [21:30]
14 gennaio:
- volantinaggio alla FIAT Mirafiori – porta 2 – corso Tazzoli al primo turno [05:30] e al secondo [13:30]
- presidio al Palazzo di Giustizia [C.so Vittorio Emanuele II] per l’udienza Thyssen-Krupp ore 9:00
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Dalla crisi non ci tirerà fuori un governo guidato dal PD o da un qualche “salvatore della patria” che fa parte della stessa cricca dei Marchionne, dei Ratzinger, dei Passera o gode della loro fiducia.
La grande manifestazione del 16 ottobre ha messo in moto il processo per la costruzione di una reale alternativa al governo Berlusconi e ad altri governi che sono emanazione ed espressione degli interessi di padroni, banchieri, speculatori, mafiosi e cardinali (espressione della Repubblica Pontificia) e subordinato al sistema imperialista mondiale.
La manifestazione del 16 ottobre ha aperto la strada, il 14 dicembre ha dimostrato che è possibile e necessario costruire una soluzione politica popolare alla crisi: centinaia di migliaia di lavoratori e masse popolari sono scese in piazza, in risposta all'appello della FIOM, non solo CONTRO il governo, ma soprattutto PER costruire un'alternativa politica capace di fare fronte alla crisi.
- Rendere ingovernabile il paese alle autorità borghesi, ai padroni, agli speculatori e ai mafiosi!
- Dare seguito alle aspettative e alle indicazioni che il movimento popolare ha affermato con le grandi manifestazioni di ottobre e di dicembre.
La FIOM e le altre organizzazioni popolari che le hanno promosse e sostenute e che si mobiliteranno il 28 gennaio possono e devono mettersi alla testa di un movimento di massa per costruire un governo di emergenza popolare con un programma chiaro:
– assegnare a ogni azienda compiti produttivi secondo un piano nazionale (nessuna azienda deve essere chiusa),
– distribuire i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, universalmente noti e democraticamente decisi,- assegnare ad ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli,
– in cambio della sua scrupolosa esecuzione, le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per la partecipazione alla
– gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato, nessun individuo deve essere emarginato),
– eliminare attività e produzioni inutili e dannose per l'uomo o per l'ambiente, assegnando alle aziende altri compiti,
– avviare la riorganizzazione delle altre relazioni sociali in conformità alla nuova base produttiva e al nuovo sistema di distribuzione, – stabilire relazioni di collaborazione o di scambio con gli altri paesi disposti a stabilirle con noi.
Aderisci all’appello “SI’ ai diritti – NO ai ricatti! La società civile con la FIOM” lanciato da Micromega
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